Celina non è di certo la città più grande, tantomeno la più vivace del regno di Burlanija. Tuttavia, benché le sue mura possano sembrare ordinarie, dietro di esse si celano locali e ambienti che risultano preziosi per coloro che desiderano riposare, rifornirsi e pianificare le loro prossime imprese.
Taverna il sale e la terra
Questa taverna ospita tutti i forestieri in cerca di un tetto nella loro visita, breve o lunga che sia, in quel di Celina. Mina, gestrice della taverna, ha la buona abitudine di non fare domande scomode e di dimenticarsi in fretta le conversazioni che gli ospiti sono soliti tenere ai suoi tavoli. Recentemente, la taverna ha stretto una convenzione con il conte Berengario Venturoso: in cambio di una certa somma si occuperà di fornire un tetto a tutti gli avventurieri impegnati nell’esplorazione della Val Celia. Agli avventurieri viene chiesto solo una mano nella gestione di alcune faccende della taverna durante le loro giornate di soggiorno. I letti sono un po’ duri, l’ambiente un po’ chiuso e buio, il cibo ha un retrogusto terroso, ma spesso la sera ci si riesce a divertire non poco. E poi un tetto sopra la testa quasi a gratis non è affatto male, no?
Castelletto
Costruito su un piccolo colle a ridosso del villaggio si trova un castelletto, residenza della famiglia Venturoso. Questa governa Celina sotto incarico del Duca Luigino Zavagno Cominutto di Borgo Spillo. L’intraprendente Visconte Rodoaldo Venturoso, figlio del conte Berengario Venturoso, ha da tempo mostrato interesse per la politica, tanto da aver convinto il padre a portare avanti alcune sue idee, anche piuttosto innovative.
È lui che, dopo aver letto il libro di Farco Brolo, ha iniziato periodicamente ad affiggere alla porta del municipio le missioni esplorative verso la valle. Quando parla dei tesori sotto la montagna gli brillano gli occhi.
Uffici del comune
In un grande edificio che si affaccia sulla piazza centrale di Celina si trovano gli uffici del comune. Questo è il luogo di lavoro di Maifredo Ronzo, notaio e burocrate di fiducia del conte Venturoso. Gli avventurieri che desiderano candidarsi per una missione, riscuotere ricompense, denunciare un ritrovamento, richiedere un udienza con il visconte o altre cose di questo tipo si devono recare in questo luogo. Non abbiate paura, Maifredo è un simpaticone e, seppur in un modo un po’ prolisso, saprà aiutarvi qualunque sia la vostra richiesta.
Bella Ornamenta et Arma Bella
Entrate e lasciatevi rapire dai suoi prodotti, unici nel loro genere. Gestito con amore e maestria dai fratelli gnomi Tino ed Ela, il negozio offre una vasta selezione di ninnoli ornamentali finemente lavorati, perfetti per aggiungere un tocco di classe e originalità al vostro equipaggiamento. Ma non è tutto: per coloro che si preparano a intraprendere avventure epiche e affrontare pericoli mortali, offre anche un assortimento di armi e armature di qualità superiore, garantite per proteggervi e guidarvi verso la vittoria. Lasciate che “Bella Ornamenta et Arma Bella” sia il vostro compagno di fiducia nelle vostre imprese più audaci!
Chiesa dalla sacra Luce
Ogni villaggio di Burlanja ha al suo interno almeno una chiesa dedicata al culto della sacra Luce: Celina non è un’eccezione. Ogni giorno tutti i fedeli si riuniscono, al calar del sole, all’interno di questa antica chiesa o nella piazza antistante, per pregare rivolti al firmamento e ascoltare i sermoni della candela Ottavia. Quest’ultima è una donna molto severa, decisa e conservatrice (appartiene infatti alla corrente dei candidi), tanto che era inizialmente contraria alle missioni sponsorizzate dal visconte Rodoaldo. La sua posizione si è ammorbidita quando le più alte sfere della chiesa dei lumini (curiosamente più tolleranti rispetto alla stessa Ottavia) le hanno promesso una nuova e maestosa cattedrale a Celina, se lei avesse quantomeno evitato di ostacolare le missioni in Val Celia.